18 / 11 / 2023

ALBERO DELLA VITA

A novembre del 1983 il Presidente del Lions Club Cagliari, Franco Murtas, promosse una tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo “Ricordare basta…?" con l’intento di intraprendere delle iniziative che potessero ricordare, non solo con la memoria orale, i drammatici momenti dei bombardamenti di Cagliari nel febbraio 1943 con la distruzione della città, centinaia di vittime civili e lo sfollamento dalla città.
Una prima conclusione fu raggiunta: non doveva trattarsi di un monumento ma di un’Opera, una struttura viva che richiamasse gli orrori della guerra e in difesa della pace.
I Lions quindi, coinvolgendo anche i Rotary, decisero l’opera da realizzare e, in attesa che questa fosse pronta, celebrarono, nel 40° anniversario degli eventi bellici, la Santa Messa davanti ad una grande Croce in legno situata nell’area dove poi sarebbe stata installata l’Opera definitiva. In quest’area vennero sepolte, in una fossa comune, centinaia di vittime, la gran parte rimaste senza nome. Il Celebrante, S.E. Mons. Paolo Carta, Arcivescovo emerito di Sassari e già Cappellano Militare durante la guerra, nell’omelia disse: ”Avete dedicato una via al 28 febbraio, il giorno più carico di lutti, ma molti giovani non ne capiscono il significato”.
Il giorno 8 giugno 1985 venne inaugurata l’Opera, chiamata “Albero della vita”, con la celebrazione della Santa Messa da parte dell’Arcivescovo, alla presenza delle Autorità Civili e Militari.

Si tratta di un grande albero in ferro dai cui rami spuntano le croci in ricordo delle vittime, e tante foglie a dimostrazione che la vita rinasce anche dopo i grandi lutti e le distruzioni. L’opera è stata realizzata dall’artista Tore Pintus. Quest’area oggi è sempre verde e curata, non più un campo di erbacce come fu per quarant’anni. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dei Lions, in particolare Franco Murtas, Erminio Copula e Jolao Farci.

 Albero


Negli anni successivi fu posta, prima una grande pietra con incisa una frase di Vittorino Fiori dell’Unione Sarda che ricorda i momenti tragici della sepoltura e l’8 giugno 2010, in occasione del 25° anno, una targa in bronzo riportante un pensiero di Jolao Farci.

Pitra
La cerimonia si è sempre svolta ai piedi dell’Albero. In qualche caso, dovuto al maltempo, si è ripiegato in Cappella, in sala culto e sotto il porticato. Nel 2020, a causa delle restrizioni per il Covid, non si è potuta celebrare la Messa e dopo insistenze con il Sindaco si è riusciti ad ottenere che si potesse dare la benedizione alle vittime davanti all’Albero al fine di poter comunque rendere omaggio alle vittime.